Cos’è la coppetta mestruale? Come Funziona? Come si usa? Queste sono le 3 grandi domande alle quali risponderemo in questo post, oltre ad altri grandi classici sulla coppetta. Prima però serve fare una breve riflessione sull’importanza della coppetta mestruale.
La coppetta mestruale è un oggetto che sta lentamente diventando di uso comune per molte donne durante il ciclo. Non è ancora però abbastanza conosciuta perché diventi il metodo più utilizzato al posto dei tradizionali assorbenti in bustina o interni.
L’attenzione all’ambiente passa anche dall’uso di questi sistemi alternativi e riutilizzabili, per evitare di contribuire ad avvelenare il pianeta con oggetti che non si possono smaltire. Di solito, infatti, gli stessi assorbenti vanno a finire nell’indifferenziata, quindi non si possono riciclare. La plastica o comunque tutti i materiali sintetici, come è noto, hanno vita fin troppo lunga e incompatibile con l’eco sistema.
Ecco allora alcune informazioni importanti su cos’è la coppetta mestruale, come si usa e quanto è utile, anche per assumere un atteggiamento virtuoso eco sostenibile.
Cos’è la coppetta mestruale
La coppetta mestruale è un oggetto in silicone biocompatibile medicale morbido, con un gambo alla base. Questa, a differenza della funzione assorbente dei metodi tradizionali, serve per la raccolta del sangue mestruale. È evidentemente un oggetto che si può riutilizzare ogni volta che viene svuotata durante il ciclo e ogni mese, dopo essere stata accuratamente igienizzata.
La durata media di una coppetta per il ciclo è di circa 10 anni, ma molto può dipendere dalla casa costruttrice e dal corretto utilizzo nel tempo. Una delle domande delle donne che non l’hanno mai provata riguarda la sua misura, cioè se va bene per tutte e se è sufficiente per contenere anche un flusso abbondante, soprattutto di notte.
La risposta è che le coppette mestruali di ultima generazione possono avere fino 4 misure, indicate solitamente come gli indumenti, dalla S alla XL. La misura più piccola è destinata alle donne che non hanno ancora avuto figli per via naturale, mentre quelle più grandi sono per chi invece ha avuto un parto vaginale. In ogni caso, qualsiasi misura si provi, il perfetto funzionamento è garantito dall’adesione alle pareti. Se ci sono dubbi a tale proposito se ne possono provare un paio, per capire qual è quella più adatta alla singola donna.
In tal senso, con la possibilità di scelta delle diverse misure, si va incontro alle molteplici esigenze femminili, in quanto la vagina è un organo estremamente elastico, che evidentemente cambia da prima a dopo il parto.
Come si usa la coppetta mestruale
La domanda più ovvia per chi non la conosce è su come si usa la coppetta mestruale. Il timore che una donna non riesca a introdurla correttamente o che il liquido possa fuori uscire è ingiustificato.
La coppetta per il ciclo si può facilmente introdurre in 2 modi, entrambi efficaci e con i quali sarà semplice prendere confidenza dopo i primi utilizzi.
Il primo modo è piegarla in modo che si appiattisca e si restringa il cerchio, tenendola ben ferma con indice e pollice.
Il secondo metodo è premere con un dito su un lato e abbassarlo, fino a restringere quanto più possibile la coppetta.
La sua malleabilità permette d’introdurla nella vagina esattamente come si farebbe per un assorbente interno. La differenza sta, però, nel fatto che la coppetta paradossalmente fa meno attrito di un assorbente interno. Il motivo è semplice: la coppetta mestruale è in silicone morbido che si adatta subito all’ambiente vaginale, mentre l’assorbente interno, essendo “secco”, può creare più difficoltà nell’inserimento, specie per chi non ha molta esperienza.
Una volta introdotta la coppetta si apre e grazie al materiale e alla sua forma si posiziona naturalmente all’entrata della vagina. Il canale si chiude con un sistema automatico a effetto sigillante, che la tiene ben ferma.
È utile ricordare che la sua posizione è molto più bassa degli assorbenti interni, quindi meno invasiva.
Rimane immobile durante qualsiasi attività quotidiana, dalle faccende domestiche allo sport, durante una passeggiata, a lavoro o nei viaggi. Per questo è estremamente comoda, affidabile e pratica.
Come si estrae la coppetta mestruale
Un interrogativo che potrebbe mettere in allarme le donne che non l’hanno ancora provata, è come si estrae la coppetta mestruale. Anche in questo caso è più facile a farsi che a dirsi, ma è utile spiegarlo nei minimi dettagli.
Bisogna premere leggermente alla base della stessa coppetta mestruale in modo da togliere quell’effetto sigillante e aderente alle pareti vaginali.
Con un leggero movimento verso destra e verso sinistra, come fosse dondolante , ma continuo, si riesce a estrarla agevolmente.
Una volta estratta dovrete svuotarla del suo contenuto nel water e lavarla.
Da non dimenticare di lavarsi sempre le mani prima di estrarla o d’igienizzarle con una soluzione adatta. La coppetta poi va messa sotto un getto d’acqua e lavata con sapone possibilmente neutro e inodore. L’operazione di igienizzazione si conclude con un lavaggio abbondante, che elimini qualsiasi residuo di sapone e si può reintrodurre come precedentemente descritto.
Per quanto riguarda l’introduzione e l’estrazione della coppetta mestruale, in caso di dubbi, potete guardare i numerosi video online o gli schemi presenti nelle stesse confezioni di vendita.
Il consiglio è di fare una prova prima che arrivi il ciclo, in modo da essere più libere dall’ansia di doversi sbrigare velocemente, prendendo confidenza su come funziona il suo utilizzo.
Igienizzazione della coppetta mestruale
Tra un ciclo e l’altro è necessario igienizzare e conservare correttamente la coppetta mestruale.
Il modo migliore per igienizzarla è quello di utilizzare un pratico contenitore con tappo ermetico in silicone, che è noto proprio come “sterilizzatore“. Si tratta, appunto, di un contenitore portatile che potete visualizzare e acquistare proprio qui…
Se ne siete sprovviste potete anche utilizzare un pentolino in alluminio, esclusivamente per questo scopo.
L’igienizzazione della coppetta vaginale deve avvenire infatti 2 volte al mese: prima del ciclo e alla fine, con la bollitura, allo stesso modo di come accade per i biberon o il ciuccio dei neonati.
Va posta poi in posizione verticale perché si asciughi senza residui e questo avviene solitamente in pochissimi minuti, in quanto il silicone è di per sé permeabile.
Nel tempo la coppetta mestruale potrebbe cambiare colore, ingiallendosi o divenendo più scura, ma è del tutto normale. Il sangue, infatti, non si elimina mai completamente in quanto tende a ossidarsi, nonostante accurati e ripetuti lavaggi. Non preoccupatevi e non abbiate dubbi sulla sua perfetta pulizia, perché è sicura.
Per quanto tempo si può tenere inserita la coppetta
Di solito la coppetta mestruale, anche in presenza di un flusso abbondante, può essere tenuta fino a un massimo di 4 o 6 ore.
Sarete comunque voi a regolarvi, una volta acquisita una certa pratica ed esperienza, a intuire quando cambiarla.
A questo proposito bisogna sottolineare che lo stesso cambio avviene molte meno volte rispetto agli assorbenti tradizionali e interni.
Per i primi tempi probabilmente sarete poco convinte di questo intervallo di tempo e tenderete a controllare magari più spesso. Anche in questo caso potete stare tranquille sull’affidabilità della coppetta mestruale, pensata nei minimi dettagli per non creare alcun disagio.
Cambio della coppetta in un bagno pubblico
Si potrebbe obiettare che la coppetta mestruale non è pratica, quando si tratta di estrarla e lavarla in un bagno pubblico, che sia in un ristorante, in palestra o altrove.
Il problema sorge quando il water solitamente è lontano dal lavabo, o quest’ultimo si trova nella zona comune.
L’alternativa è portare con se una bottiglietta d’acqua oppure utilizzare uno dei contenitori appositi per le coppette vaginali, che si trovano in vendita nelle migliori profumerie, nelle farmacie oppure sul web e sono del tutto simili a uno sterilizzatore. Sono, appunto, contenitori che si possono riempire d’acqua o soluzione fisiologica e nella forma ricordano quella delle coppette mestruali. In tal modo si possono riempire esattamente come una bottiglia e utilizzarli all’occorrenza.
Coppetta mestruale e infezioni
Il fatto che la coppetta mestruale sia un corpo estraneo da introdurre all’interno della vagina potrebbe fare pensare alla possibilità che sia più facile contrarre delle infezioni o delle micosi.
Da numerosi studi condotti su migliaia di donne, l’ultimo molto importante per l’ampiezza del campione è avvenuto in Kenya nel 2016, è stato confermato che la coppetta mestruale è sicura contro le infezioni. Lo studio è stato anche pubblicato sul sito pubmed.gov, che riporta più di 30 milioni di pubblicazioni di letteratura medica internazionale. Nello stesso studio non è stato registrato un aumento di casi delle infezioni delle vie urinarie, di quelle del canale vaginale o della vescica.
A parità di utilizzo si può confermare che hanno, in definitiva, le stesse probabilità di contrarre un’infezione degli assorbenti interni o esterni. I risultati, anzi, dimostrano che le infezioni del tratto genito-urinario diminuiscono, a patto che ci sia un corretto uso della coppetta mestruale.
Igienizzare accuratamente le mani prima d’inserirla nella vagina è la regola principale per non veicolare batteri e virus.
Allo stesso modo è importante igienizzare in acqua bollente per non più di 10 minuti la coppetta, prima del ciclo e alla fine dello stesso. Tutte le superfici a contatto con questo dispositivo così utile per la donna devono essere perfettamente sterilizzate, compreso il contenitore in cui viene conservata tra un ciclo e l’altro.
Si può quindi affermare che la coppetta è un dispositivo sicuro per l’igiene durante il ciclo.
Scegliere di usare la coppetta
Dopo aver imparato come si mette la coppetta mestruale, è bene ricordare i motivi per i quali cominciare a utilizzarla al posto degli assorbenti tradizionali o di quelli interni.
Come accennato è un prodotto eco sostenibile, che dura anni e che quindi può essere riutilizzato molte volte. Significa che nell’arco della vita di una donna che ogni mese affronta il periodo del ciclo insieme a miliardi di altre donne, potrebbe cessare la produzione di milioni di tonnellate di materiale non riciclabile.
L’impatto ambientale sarà drasticamente ridotto e ne beneficeranno anche le future generazioni.
Coppetta mestruale: un prodotto economico
Di solito una donna è soggetta al ciclo mestruale in media per circa 35 anni e il risparmio nell’acquisto di assorbenti tradizionali o di quelli interni rappresenta una voce importante sul lungo periodo.
Come molte sanno le confezioni che oggi si trovano in commercio degli stessi assorbenti, sono tutt’altro che economiche e la coppetta mestruale significa risparmiare.
I vantaggi pratici della coppetta mestruale
Usare la coppetta mestruale per una donna significa evitare di generare cattivi adori, al contrario di come accade con gli assorbenti tradizionali. Il flusso, infatti, nonostante l’assorbimento, rimane in qualche modo a contatto con la pelle e questo non è affatto igienico.
Con la coppetta vaginale non accade, mentre con gli assorbenti interni, oltre a essere di materiale sintetico, c’è un contatto diretto con le pareti. A questo si aggiunge il fatto che il flusso ne aumenta le dimensione e, anche in questo caso, il sangue pur assorbito rimane all’interno della vagina.
Non dovrete più avvertire una sensazione di “sporcizia” quando di notte il flusso aumenta e ci si ritrova con una sgradevole sensazione di umido o di bagnato.
A questo si aggiunge il vantaggio di non sentire quel fastidio quando viene estratto l’assorbente interno, che può provocare delle abrasioni da sfregamento che portano, a loro volta, alle infezioni.
Il silicone di cui è fatta la coppetta vaginale è ipoallergenico e la sua morbidezza, come la forma arrotondata, non danno nessun disagio e non provocano alcuna abrasione nella fase d’inserimento o di estrazione.
Il costo medio di una coppetta mestruale varia dai 10 ai 20 euro e può essere un investimento che va oltre la praticità e la convenienza, con un occhio importante al suo valore ecologico.
Domande frequenti e risposte sulle coppette mestruali
La coppetta mestruale può essere tenuta tra le 4 e le 6 ore grazie alla sua grande capienza. Inizialmente si potrà avere la sensazione che non possa durare tutto questo tempo, soprattutto con flusso abbondante, ma dopo qualche giorno ci si accorge di che affidabile alleata possa essere.
La coppetta con la sua lunga autonomi è un’ottima alternativa agli assorbenti anche grazie alla riduzione drastica delle tappe obbligatorie al bagno per il cambio assorbente.
Molte donne che non hanno mai utilizzato una coppetta mestruale si domandano se si avverta la sua presenza e se possa dare in qualche modo fastidio, specie se si fa attività sportiva o movimenti bruschi.
La risposta è no, in quanto il silicone e la sua forma conica si adattano perfettamente alle pareti vaginali. Avviene esattamente come quando si inserisce un assorbente interno, con la differenza che il materiale di cui sono fatte è del tutto naturale e non permette di entrare in contatto con sostanze chimiche, potenzialmente nocive per l’organismo.
Un’altra curiosità riguarda il gambo di circa 2 cm di lunghezza che si trova alla base della coppetta mestruale, che può essere anche a forma di anello o di linguetta.
La sua utilità sta nel poter muovere e posizionare al meglio la coppetta stessa all’interno della vagina e anche nell’estrarla più facilmente. Funge, infatti da guida, per raggiungere velocemente la base della coppetta, che va schiacciata per estrarla, come già accennato.
Alla fine del ciclo e dopo aver accuratamente lavato, igienizzato e fatta asciugare la coppetta mestruale, potete conservarla negli appositi contenitori che solitamente sono inclusi nella confezione.
A volte sono simili a dei sacchetti, ma se avete esigenze diverse, si possono acquistare contenitori molto simili ai bicchieri con coperchio ermetico, anch’essi in silicone.
La coppetta vaginale va posta a testa in giù, quindi con il gambo verso il tappo del bicchiere e conservata in un luogo fresco e asciutto.