Gli assorbenti lavabili sono ormai parte integrante del movimento per la cura del nostro Pianeta. Questa rivoluzione sostenibile fa degli assorbenti riutilizzabili un baluardo contro gli sprechi, data la gigantesca quantità di rifiuti che producono le loro versioni monouso.
Una crescente attenzione al benessere dell’ambiente ha già portato al cambiamento di molte abitudini, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e trovare alternative sostenibili alle soluzioni fino ad ora messe in atto. Gli assorbenti lavabili entrano a pieno titolo tra le scelte virtuose e responsabili, per il bene nostro e del clima.
Oltre ciò, il bellissimo messaggio che viene comunicato è che il sangue prodotto da una donna durante il ciclo mestruale non è sporcizia da trattare con disgusto, ma fa parte dell’essere femminile e per questo non deve suscitare né ribrezzo né vergogna.
Non trattandosi ancora di prodotti molto pubblicizzati, i dubbi sulla loro efficacia possono comunque essere numerosi. Questo articolo ha proprio lo scopo di chiarire ogni perplessità e fornire tutte le informazioni necessarie per intraprendere questo percorso in piena armonia e consapevolezza.
Che cosa sono gli assorbenti lavabili
Gli assorbenti lavabili di stoffa sono prodotti pensati per l’igiene mestruale, perfettamente equivalenti nelle loro funzioni agli assorbenti tradizionali usa e getta, ma con un impatto ambientale ridotto drasticamente e maggiore capacità di assorbenza.
Dopo il loro utilizzo non vengono infatti buttati via, ma possono essere lavati ed utilizzati nuovamente.
La superficie è creata con materiali naturali e ciò dona loro un maggiore comfort, eliminando inoltre il rischio di allergie e di irritazioni che spesso si manifestano a contatto con gli assorbenti tradizionali.
I classici prodotti del supermercato presentano infatti sostanze chimiche utilizzate per evitare i cattivi odori o dare la percezione di freschezza sulla pelle. In realtà alla lunga tutto questo si rivela essere dannoso per molte donne.
Rispetto agli assorbenti usa e getta, quelli riutilizzabili vantano inoltre un tessuto molto più morbido, eliminando la sgradevole sensazione di contatto con qualcosa di ruvido o scomodo.
Ogni donna conosce il disagio di indossare durante il ciclo materiali poco traspiranti, soprattutto durante l’estate. Le irritazioni che di conseguenza possono presentarsi in una parte del corpo così delicata, favoriscono l’insorgenza di cistite, sfoghi o candida.
Le tipologie di assorbenti lavabili
Gli assorbenti riutilizzabili sono caratterizzati dalla loro grande comodità ed efficacia. Le loro dimensioni variano per adattarsi ad ogni esigenza, arrivando anche a 30 cm.
La forma è del tutto simile a quella dei classici assorbenti usa e getta, ma ai margini delle ali è presente un bottoncino per assicurarli agli slip.
In base al proprio flusso si può scegliere se acquistare assorbenti di dimensioni medie o un po’ più grandi. Il consiglio è di avere a disposizione entrambi. Dato che durante uno stesso ciclo si presentano naturali variazioni, è infatti possibile optare per la soluzione migliore a seconda del determinato momento.
In linea di massima ogni assorbente lavabile è composto da tre parti: lo strato a contatto con la pelle, la zona di assorbenza e lo strato impermeabile esterno.
La scelta dei materiali è vasta: a contatto con la pelle è possibile trovare flanella, pile, cotone o bamboo, mentre l’assorbenza può essere data da microfibra, bamboo, canapa o cotone.
Il bamboo
Il bamboo rappresenta un’alternativa di grandissimo valore nel campo degli assorbenti, grazie alle sue naturali proprietà antifungine ed antibatteriche.
Si tratta di una pianta che contiene cellulosa e, grazie alle sue proprietà, può essere coltivata in totale assenza di fertilizzanti chimici sintetici, desfolianti o pesticidi.
La sua crescita sana avviene quindi anche in assenza dell’aiuto dell’uomo, tanto più trattandosi di una pianta infestante a rapida crescita. Il suo raccolto avviene in media ogni tre anni, evitando così ogni rischio di possibile deforestazione.
L’impatto ambientale del bamboo è minimo, poiché consuma circa 1/3 di acqua rispetto alla maggior parte delle altre coltivazioni, facendosi bastare spesso anche solo quella piovana.
Le sue emissioni di anidride carbonica sono minime, contrariamente alla grande quantità di ossigeno che produce.
Dal bamboo si ottiene un tessuto perfettamente biodegradabile: la sua naturale decomposizione non causa infatti alcun tipo di inquinamento ambientale e dunque non sono necessari agenti tossici per eliminarlo.
La stoffa usata per gli assorbenti lavabili, creata da questa fantastica pianta, ha la capacità di essere sia incredibilmente resistente che morbida e flessibile, con uno spessore paragonabile ai classici assorbenti usa e getta. La sua fibra viene paragonata alla viscosa per quanto riguarda il grado di finezza, la stabilità e la tenacia.
La sua trama conta numerose cavità e cuscinetti d’aria, tali da rendere il prodotto altamente traspirante ed assorbente. Allo stesso tempo, l’umidità che accoglie evapora ben tre volte più velocemente rispetto al classico cotone. Il risultato è una freschezza duratura e l’assenza di cattivi odori.
Il bamboo possiede inoltre una forte azione antitarmica ed antiacaro. Studi dimostrano infatti che questi non riescano a sopravvivere a contatto con tale tessuto. Si può dunque ben comprendere perché il suo utilizzo nel campo della biancheria per il letto sia sempre più diffuso.
Come si usano gli assorbenti lavabili
Un assorbente lavabile si usa esattamente come uno usa e getta. L’unica differenza sta nel fatto che le ali non sono adesive, ma si agganciano tramite l’apposito bottoncino.
Lo stesso bottoncino consente di chiudere l’assorbente una volta arrotolato su se stesso, in modo tale da occupare meno spazio nel riporlo.
Una volta ricevuti gli assorbenti a casa, è preferibile effettuare un lavaggio a 60° con pochissimo detersivo, seguito poi eventualmente da uno a 40° senza detrersivo. Questo procedimento permette di eliminare eventuali resudui di fabbricazione e igienizzare il prodotto dal viaggio. Una volta asciugati sono pronti per essere utilizzati.
Molte donne scelgono di indossare gli assorbenti lavabili durante tutta la durata del ciclo, mentre altre preferiscono alternarli o usarli in contemporanea alla coppetta. Questo dipende dal rapporto che si ha con il proprio flusso e dalle esigenze della quotidianità.
In linea di massima è però assodato che quando si prova la comodità di un assorbente riutilizzabile difficilmente poi si torna indietro alla versione usa e getta.
Come si lavano gli assorbenti riutilizzabili
Una domanda che viene naturale quando si parla di assorbenti lavabili è: come si lavano?
Il procedimento consigliato prevede prima di tutto di sciacquare con acqua fredda fino a quando questa non si presenti trasparente e non più rosa. A questo punto è possibile riporre l’assorbente, sempre in acqua fredda, in un bidoncino con coperchio fino al momento del lavaggio. Volendo è possibile aggiungere all’acqua anche un po’ di sale o aceto.
Per evitare la formazione di muffe è comunque consigliabile non prolungare questa fase per più di due giorni.
L’uso di sostanze come candeggina o smacchiatori è assolutamente vietato, perché oltre a rovinare i tessuti possono irritare la pelle.
Al fine di prevenire aloni, si può quindi trattare la superficie con del sapone di marsiglia o del sapone neutro, lasciandolo agire un paio d’ore circa, per poi risciacquare bene.
Il lavaggio vero e proprio può avvenire sia a mano che in lavatrice. In quest’ultimo caso è sufficiente inserire l’assorbente nel cestello con il resto del bucato, usare detersivo preferibilmente bio ed avviare il lavaggio ad un massimo di 40°C. Ogni sei mesi circa è consigliato un lavaggio a 60°, ma non durante il ciclo. L’acqua calda va evitata in presenza di sangue perché contribuisce a fissare il ferro sui tessuti, causando di conseguenza macchie o aloni.
L’uso dell’ammorbidente è fortemente sconsigliato se si desidera una lunga vita del prodotto, perché rende i tessuti impermeabili, compresi quelli che invece dovrebbero andare ad assorbire il flusso.
Per quanto riguarda l’asciugatura, è sufficiente stendere l’assorbente al sole o nelle vicinanze di una fonte di calore, ma mai a contatto con questa. Per lo stesso motivo è assolutamente sconsigliato il passaggio in asciugatrice perché potrebbe andare persa l’impermeabilizzazione.
Come fare per i cambi fuori casa
Un’ottima soluzione per riporre gli assorbenti usati prima del lavaggio, soprattutto se si è lontane dal proprio bagno, è la wet bag, perfetta anche per i pannolini lavabili dei bambini.
Si tratta di una borsa fatta in PUL (Poliuretano Laminato) in grado quindi di evitare qualsiasi fuoriuscita di liquidi, ma al tempo stesso di lasciar traspirare il tessuto. Questa è una soluzione perfetta per quando è necessario passare ore fuori casa, in quanto basterà riporre l’assorbente usato al suo interno piegandolo in quattro, per poi lavarlo al ritorno a casa. Per avere con sè anche il cambio pulito è sufficiente acquistare una seconda wet bag adibita a questo scopo. Esistono wet bag di varie dimensioni proprio per andare incontro ad ogni singola esigenza.
Al momento di fare la lavatrice basterà prendere il sacchettino pieno, rivoltare nel cestello il suo contenuto e lavare anch’esso. La wet bag è perfetta per essere inserita nel bidoncino, in modo tale da preservare questo da continui lavaggi.
Quanti assorbenti acquistare
Una volta deciso se usare l’assorbente lavabile come unica soluzione o in alternativa alla coppetta, è anche possibile stimare la quantità di assorbenti da acquistare. Se si sfruttano in unione alla coppetta, ad esempio, 4 o 5 potrebbero bastare, soprattutto per la notte.
Se invece l’intenzione è quella di usare solo gli assorbenti lavabili per tutta la durata del ciclo, è più indicato averne a casa almeno una quindicina di entrambe le dimensioni.
Molte donne che decidono di passare dall’assorbente classico a quello lavabile calcolano quanti assorbenti usa e getta usano solitamente in una giornata di ciclo e poi moltiplicano questo numero per tre, in modo da garantirsi dei ricambi sempre puliti.
Un’altra variabile da considerare è anche quella che riguarda la frequenza con cui si andranno a lavare gli assorbenti: più si attende e più ne serviranno.
Gli assorbenti lavabili fanno davvero la differenza?
Se trattati con cura, gli assorbenti lavabili possono durare anche più di 10 anni. Si consideri che una donna ha circa 40 anni di cicli, nei quali produce in media 10000 assorbenti usa e getta, per un totale di 150 kg di rifiuti indifferenziati. Se si aggiunge che il tempo di smaltimento di un assorbente classico va dai 500 agli 800 anni, si può tranquillamente affermare che quelli lavabili facciano effettivamente la differenza.
Le parti intime sono molto delicate, dunque i tessuti usati per la creazione degli assorbenti lavabili sono stati scelti appositamente per evitare irritazioni, sudorazione e sensazioni spiacevoli.
Vivere i giorni del ciclo senza la scomodità ed il disagio ai quali ha abituato la versione usa e getta è davvero un bel cambiamento.
Calcolando l’uso di circa due pacchi di assorbenti usa e getta per ogni ciclo mestruale, nell’arco di 5 anni si può contare una spesa che si aggira intorno ai 170 euro.
Una buona quantità di assorbenti lavabili di qualità dal costo medio di 6-7 euro l’uno ha durata ben maggiore e porta quindi un enorme risparmio in termini di denaro. Si stima un anno per ripagare le spese della propria scorta personale di assorbenti lavabili, seguito da un risparmio annuale di circa 100 euro.
Oltre ciò, non bisogna dimenticare la comodità di non dovere più fare le corse al supermercato perché rimaste senza e magari trovare lo scaffale vuoto.
Se si tiene il conto dell’uso di assorbenti usa e getta nell’arco della propria vita e si moltiplica questo numero per tutte le donne in età fertile del mondo, diventa evidente l’immenso danno ambientale che questi prodotti causano.
L’ambiente, così come la propria femminilità, sono doni da rispettare e di cui prendersi cura. Gli assorbenti lavabili rappresentano davvero il cambiamento per ogni donna e per tutto il Pianeta.
Dove si comprano gli assorbenti lavabili
Purtroppo gli assorbenti riutilizzabili non sono ancora reperibili presso i classici supermercati, ma online sono acquistabili senza alcun problema. Data la vastità del web, è però importante assicurarsi di avere a che fare solo con rivenditori seri e consapevoli.
Bambushop.it opera sulla base del concetto Love, Respect, Recycle ed offre assorbenti lavabili e riutilizzabili made in Italy in bamboo e di qualità elevata. Lo shop offre sia assorbenti per il giorno, di 25,5 cm, che per la notte, di 30 cm.
La loro parte esterna è composta da PUL, che è lo stesso materiale utilizzato anche per i pannolini lavabili. Il PUL è infatti impermeabile, dunque evita le fuoriuscite, ma allo stesso tempo è traspirante, per il benessere della pelle.
Internamente sono presenti due strati di microfibra iperassorbente, proprio per garantire massima sicurezza e tranquillità nell’arco della giornata.
Il tessuto di bamboo, certificato di alta qualità, è a contatto con le parti intime. Le sue fibre hanno un alto coefficiente di assorbenza, rendendo il tutto ancora più comodo ed efficace.
Gli assorbenti lavabili e riutilizzabili sono dunque un importante ed efficace atto d’amore verso il Pianeta, ma anche nei confronti del proprio essere donna. Una minima organizzazione nella loro gestione è davvero un piccolissimo impegno se si pensa a tutto il bene che ne deriva per la propria salute e quella dell’ambiente.