Lo zero waste è uno stile di vita al quale negli ultimi anni sempre più persone si sono approcciate. Si tratta, come bene si può intendere traducendo i due termini dall’inglese, di una filosofia che prevede di ridurre il più possibile la produzione di rifiuti e di avere quindi un basso impatto sull’ambiente.

Seguire uno stile di vita zero waste significa impegnarsi, in qualsiasi azione quotidiana, per rispettare l’ambiente ed il nostro pianeta, preferendo ai rifiuti una politica di riciclo e riparazione e scegliendo consapevolmente ciò che si acquista e si consuma.

Chi segue una filosofia zero rifiuti, così si chiama in italiano, si propone di intervenire in differenti aspetti della propria vita, portando avanti azioni di riciclo prediligendo il second hand, oppure di riparazione davanti ad un oggetto rotto, piuttosto che la sua sostituzione con uno nuovo.

Ciò che è importante chiarire, prima di passare a parlare attivamente della vita zero waste, è che seguire una vita che si impegna a ridurre la produzione di rifiuti non significa affatto condurre un’esistenza di privazioni o di scomodità. Al contrario, avere uno stile di vita di questo tipo contribuisce a migliorare la propria vita, quella dei propri parenti e di tutti gli individui, nonché ovviamente a rispettare e salvaguardare il pianeta Terra.

Detto ciò, in questo articolo vogliamo parlarti di come puoi iniziare a condurre una vita zero waste, con cinque piccoli passi che non stravolgeranno affatto le tue abitudini ma certamente miglioreranno l’esistenza che vivi.

Come vedrai successivamente, abbiamo scelto cinque azioni che puoi svolgere quotidianamente e senza particolari sforzi, magari coinvolgendo anche parenti e amici, per migliorare la tua vita ed aiutare l’ambiente.

1 – Non comprare l’acqua in bottiglie di plastica

L’acqua è sicuramente uno dei beni primari per l’uomo, senza i quali non può assolutamente vivere. Il problema risaputo è che l’acqua è sempre più scarsa, principalmente a causa dell’impatto che la vita condotta dagli umani ha sul pianeta.

Quante volte, fin da bambini, ci è stato detto di non sprecare l’acqua, di chiudere il rubinetto mentre laviamo i denti oppure mentre ci insaponiamo i capelli sotto la doccia? Ma all’acqua non è legato solo il problema dello spreco della materia prima, che comunque resta un fattore tangibile, bensì anche quello dei contenitori nei quali siamo soliti conservare l’acqua.

Per approcciare ad una vita zero waste e fare un primo passo verso la riduzione dei rifiuti prodotti quotidianamente, un buon inizio è quello di non comprare l’acqua in bottiglie di plastica.

Attualmente l’acqua potabile che arriva ai rubinetti delle nostre case è della stessa qualità, se non superiore, di quella che siamo soliti acquistare al supermercato. Dopo esserti accertato della bontà dell’acqua che arriva a casa tua, un primo step per una vita a ridotta produzione di rifiuti è sicuramente quello di bere direttamente l’acqua del rubinetto. Questo inciderà molto non solo sulla tua economia, ma anche sull’impatto che i contenitori di plastica hanno sull’ambiente.

Se non puoi bere l’acqua che esce dai rubinetti di casa tua, puoi certamente cercare se nella tua città sono presenti fontane di acqua potabile alle quali attingere, portando i contenitori riutilizzabili, oppure se esistono servizi che consegnano acqua in vetro direttamente a casa che ritirano le bottiglie vuote riciclandole.

I modi che ti abbiamo elencato sopra sono fondamentali per ridurre i rifiuti plastici che normalmente si producono consumando acqua, e che vanno ad intasare le discariche. Infatti, a questo punto potrai attingere al rubinetto di casa tua oppure a delle fontane di acqua potabile con delle bottiglie di vetro, che sono ovviamente lavabili e riutilizzabili, e non con quelle di plastica.

Quando sei in giro, inoltre, potresti cercare di non acquistare bottigliette di acqua contenute nella plastica, bensì portare sempre con te una borraccia piena.

Ormai sono disponibili sul mercato borracce di ogni dimensione e colore, per cui trovarne una che soddisfi i tuoi gusti e le tue necessità sarà davvero facile.

2 – Sostituisci gli oggetti usa e getta

Negli anni il consumismo di massa e la necessità di avere prodotti sempre a disposizione in ogni momento hanno portato le aziende a creare una vastità di oggetti usa e getta davvero impressionante. Questi però sono elementi che producono ogni anno tonnellate di rifiuti che vanno ad accumularsi.

Eliminare dalla tua vita tutti i prodotti che hanno un solo utilizzo è un passo importantissimo verso una vita più green e zero waste.

Ad esempio, elimina lo spazzolino di plastica e sostituiscilo con uno spazzolino in bamboo, che al termine del suo utilizzo può essere gettato nell’umido.

Solitamente, il tuo spazzolino ha una durata che dipende dall’uso che ne fai, ma che comunque diventa un rifiuto quando è usurato. Il materiale sintetico o plastico di questo prodotto, quando diventa un rifiuto, è molto dannoso per il pianeta, sia per la grande lavorazione che vi è dietro, che prevede un grande consumo di energia e materie prime essenziali come l’acqua, che per il fatto che di spazzolini se ne accumulano davvero tanti.

Per una vita green ovviamente non ti stiamo dicendo di rinunciare all’igiene dei tuoi denti, bensì di trovare un’alternativa, come appunto gli spazzolini in bambù.

Sono tanti i prodotti usa e getta che puoi sostituire con versioni ugualmente efficienti ma ecologiche e zero waste.

Un altro esempio sono i dischetti struccanti in cotone, che puoi sostituire con delle versioni in tessuto lavabile, oppure i cotton fioc, che sono disponibili in fibra naturale, o anche gli assorbenti femminili, che puoi sostituire con la coppetta mestruale, lavabile e riutilizzabile.

3 – Occhio alle buste

Probabilmente le buste di plastica sono uno dei principali prodotti che hanno contribuito al grande inquinamento mondiale di materie plastiche. Proprio per questo motivo le buste di plastica sono state uno dei primi elementi ad essere sostituiti con altri trovati ecologici e biodegradabili.

Anche se ormai tutte le buste presenti in commercio sono completamente riciclabili, come quelle in carta o che possono essere gettate nella raccolta dell’umido, si tratta comunque di rifiuti che hanno un unico utilizzo. Per cui, ricollegandoci al secondo step appena visto verso una vita zero waste, un terzo passo potrebbe essere quello di eliminare completamente le buste nuove, bensì prediligere quelle che possono essere riusate.

Quando ti rechi nei negozi o a fare la spesa, anziché farti dare ogni volta una busta, puoi portare una shopper di materiale riutilizzabile, spesso anche più resistente e sicuramente più ecologica.

Tra le buste che contribuiscono a ridurre i rifiuti prodotti quotidianamente, le tipologie più usate sono quelle in tessuti vegetali come cotone, canapa o juta, ormai disponibili in commercio anche in bellissimi modelli e fantasie, per diventare un vero e proprio accessorio da indossare.

4 – Riduci gli imballi

Così come le buste, gli imballi che contengono i singoli prodotti sono un’altra causa concreta dell’inquinamento mondiale, nonché del gran numero di rifiuti che ogni giorno ognuno di noi produce.

Talvolta non ce ne rendiamo conto, ma quotidianamente utilizziamo una quantità di contenitori davvero alta, praticamente per ogni utilizzo: per riporre i cibi in frigorifero o congelatore, quando acquistiamo alimenti freschi oppure prodotti per la pulizia, e praticamente ogni volta che compriamo qualcosa di nuovo, da un prodotto tecnologico a un gioiello.

Per adottare uno stile di vita zero waste ridurre gli imballi è ideale: la quantità di rifiuti prodotta ogni giorno diminuirà vertiginosamente. Ad esempio, per conservare i cibi puoi utilizzare i contenitori riutilizzabili in plastica o vetro che possono essere lavati. Al contrario dei sacchetti che vengono solitamente usati, inoltre, i contenitori rigidi ti permetteranno di ottimizzare gli spazi.

Quando acquisti al supermercato puoi optare per prodotti sfusi e non imballati. Porta con te le buste per inserire i prodotti freschi come frutta e verdura, senza consumare i sacchetti biodegradabili, prediligi saponi e detergenti nel formato ricarica oppure cerca dei negozi che li vendono sfusi. In questo modo diminuirai la quantità di imballi che prontamente si trasformeranno in rifiuti appena il prodotto contenuto terminerà.

5 – Riutilizza

Ridurre i rifiuti non significa solo cercare di diminuire imballi e prodotti che tipicamente vengono gettati via dopo pochi utilizzi, bensì donare a questi ultimi una seconda vita, riparandoli se rotti oppure destinandoli ad un altro utilizzo.

Allungando la vita di un oggetto allontanerai il momento in cui questo va buttato perché ormai usurato ed inutile, riducendo così la quantità di rifiuti, e ovviamente eviterai di comprare spesso nuovi prodotti, non solo risparmiando, ma ovviamente riducendo i consumi.

Quando si parla di vita zero waste non si tratta solo di riduzione di rifiuti prodotti, ma anche di diminuzione di consumi, poiché questi ultimi producono un grande inquinamento nel mondo.

Davanti ad un oggetto impossibile ormai da usare per il suo utilizzo principale hai essenzialmente tre alternative: gettarlo e acquistarne uno nuovo, ripararlo oppure donargli una seconda vita e quindi un nuovo uso.

Scartata la prima opzione, decisamente non zero waste ed ecologica, concentriamoci sulle ultime due. Talvolta riparare qualcosa di rotto è davvero più semplice del previsto, come rammendare un vestito leggermente strappato, attaccare un bottone oppure riattaccare con della colla qualcosa di rotto.

Al contrario, se l’oggetto è davvero molto usurato possiamo trovargli un secondo utilizzo per il quale va bene anche se danneggiato. Ad esempio, i vestiti molto usati ed irreparabili, possono essere usati come stracci per pulire casa, oppure puoi riutilizzare una tazza o un bicchiere scheggiato come vaso per i fiori o soprammobile per inserire dei profumi per ambiente.

Insomma, ci sono davvero tante strade da percorrere prima di dover gettare nel secchio dei rifiuti un prodotto.